IL PROGETTO
Ricostruire attraverso la poesia e l’arte una nuova desiderabilità
del paese
Ci preme tirare fuori l’energia politica della poesia, “politica” in senso letterale, di (ri-)costruzione di polis, forza che oggi la poesia sembra aver perduto. Si tratta di rifondare il senso di un’appartenenza, di darle nuovi motivi per esercitarsi, di ridefinire quell’immaginario situato a partire dal quale ci si pensa e colloca.
Non si tratta di utilizzare la bellezza e i linguaggi artistici per la promozione del territorio, per fare marketing territoriale.Non vogliamo essere né “evento culturale”, ozioso e autoreferenziale, né evento folcloristico che scivola nella deriva da sagra e in cui la poesia, puramente decorativa, è inutile e non esercita alcuna funzione di riattivazione civica.
Forza politica, quindi, non vuol dire che la poesia debba essere politica nei contenuti, vuol dire piuttosto entrare negli ingranaggi bloccati o sclerotizzati di una comunità, investirla di un ruolo e di una funzione rimettendola in movimento fuori dagli schemi abituali. Con ciò anche la poesia ritorna a esprimere una sua vitalità, che non è solo quella del testo in funzione del critico dentro a un sistema chiuso, ma è la vitalità di un messaggio che entra nelle fibre del mondo e le scuote.
Il Festival non vuole essere quindi un evento isolato e occasionale, ma un processo continuo di riappropriazione dei luoghi e delle forme della vita collettiva attraverso l’azione della poesia. Non è un caso che la comunità maurina negli anni abbia contribuito al Festival in maniera sempre più significativa giungendo oggi a co-progettarlo.
Chi siamo
IL PROGETTO
Ricostruire attraverso la poesia e l’arte una nuova desiderabilità del paese
Ci preme tirare fuori l’energia politica della poesia, “politica” in senso letterale, di (ri-)costruzione di polis, forza che oggi la poesia sembra aver perduto. Si tratta di rifondare il senso di un’appartenenza, di darle nuovi motivi per esercitarsi, di ridefinire quell’immaginario situato a partire dal quale ci si pensa e colloca.
Non si tratta di utilizzare la bellezza e i linguaggi artistici per la promozione del territorio, per fare marketing territoriale.Non vogliamo essere né “evento culturale”, ozioso e autoreferenziale, né evento folcloristico che scivola nella deriva da sagra e in cui la poesia, puramente decorativa, è inutile e non esercita alcuna funzione di riattivazione civica.
Forza politica, quindi, non vuol dire che la poesia debba essere politica nei contenuti, vuol dire piuttosto entrare negli ingranaggi bloccati o sclerotizzati di una comunità, investirla di un ruolo e di una funzione rimettendola in movimento fuori dagli schemi abituali. Con ciò anche la poesia ritorna a esprimere una sua vitalità, che non è solo quella del testo in funzione del critico dentro a un sistema chiuso, ma è la vitalità di un messaggio che entra nelle fibre del mondo e le scuote.
Il Festival non vuole essere quindi un evento isolato e occasionale, ma un processo continuo di riappropriazione dei luoghi e delle forme della vita collettiva attraverso l’azione della poesia. Non è un caso che la comunità maurina negli anni abbia contribuito al Festival in maniera sempre più significativa giungendo oggi a co-progettarlo.
Chi siamo
Fabrizio Ferreri
Fondatore e direttore del Festival di Poesia
Alessandra Galluzzo
Referente fondo
Prestigiacomo
Giulia Pira
Responsabile comunicazione visiva
Andrea Accardi
Comitato organizzatore
Giuseppe Condorelli
Comitato organizzatore
Diego Conticello
Comitato organizzatore